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mercoledì 31 agosto 2011

Orcomeccanica: montaggio del copertone

Nel dopo vacanze (le vostre, noi non le abbiamo fatte) torna la voglia di didattica. Il montaggio dei copertoni è uno degli interventi più comuni tutti i ciclisti dovrebbero saper fare, anche senza le leve "cacciacopertoni" che vengono erroneamente usate spesso per il rimontaggio degli stessi dopo una foratura. Molti di voi avranno scoperto a loro spese che con le leve è facile pizzicare la camera d'aria appena faticosamente riparata o sostituita. Esiste però un metodo per guidare la copertura in sede senza utilizzare attrezzi, lo abbiamo "decrittato" interpretando i disegni di uno dei nostri soliti vecchi manuali: se si massaggia il copertone perpendicolarmente al cerchio e lungo tutto il perimetro dello stesso. di solito si riesce a mandarlo in sede con il semplice lavoro delle mani e senza sforzi eccessivi.
               

Provate ad interpretare i disegni, come al solito non è così semplice, come al solito l'Orco spiega male....

martedì 30 agosto 2011

Consegnata!

Dan, il nostro primo cliente inglese (che però abbiamo scoperto vive un po' a Il Cairo, un po' a Zanzibar) ha finalmente ritirato ieri la sua Spicciola che aveva ordinato nell'ottobre 2010 e che ormai da mesi era appesa in bottega a prendere polvere. È stata la prima Spicciola che abbiamo fatto con copertoncini del 28 e, rispetto alla foto che vedete qui sotto, abbiamo aggiunto un compatto portapacchi Tubus Fly in acciaio cro-mo. Strano personaggio questo Dan, già era venuto la prima volta espressamente in aereo per ordinarci la bici e aveva rischiato poi di perdere quello di ritorno per le abbondanti libagioni fatte dal nostro amico Massimo Ex-Mauri. Ieri siamo riusciti a conoscerlo meglio grazie anche alla provvidenziale presenza di Paoletta, che in cambio di un pranzo ci ha messo a disposizione il suo inglese fluently. Abbiamo così scoperto che era lui che visitava assiduamente il nostro blog da  القاهرة, anche nei periodi della rivoluzione. Ci ha anche raccontato che è un fisico e che lavora per una compagnia petrolifera. Dopo pranzo ha agganciato la sua borsa Ortlieb al portapacchi ed è partito per la Toscana (in treno), non senza averci omaggiato di una bottiglia (da un litro!) di Caol Ila 12 anni, praticamente un distillato di fumo. Poi verso sera ci ha chiamato una donna, che ci ha detto, prima in inglese e poi in corretto italiano, di essere sua madre e che lo stava cercando... sarà vero? Chissà perché, abbiamo la sensazione che Dan non si chiami Dan, non sia un fisico e non ce l'abbia contata giusta: abbiamo venduto una bici a un agente segreto di sua Maestà?


Ieri poi è partita un altra spicciola, questa volta per una destinazione meno esotica, Palermo, spicciola di cui però non abbiamo nemmeno una foto, ma il suo proprietario ha promesso di farne una davanti all'Antica Focacceria S.Francesco, speriamo mantenga la parola.

sabato 27 agosto 2011

Orco Cicli nel mondo

Cliccando qui potete vedere dove sono nel mondo alcune delle nostre biciclette. Dove ce n'è più di una non abbiamo però moltiplicato le frecce, che già c'è abbastanza casino (e se ne abbiamo dimenticata qualcuna, il proprietario ci avvisi per favore, che rimediamo al volo, grazie). Buona navigazione!


giovedì 25 agosto 2011

Orcolibri: La bici d'epoca


Agile ma prezioso e dettagliato volumetto che permette di riconoscere e datare le bici da corsa prodotte dai primi anni del secolo scorso fino a circa il 1985, quando i comandi erano ancora sul telaio e i fili dei freni esterni e non sotto il nastro del manubrio. Le bici, insomma, che possono correre l'Eroica (per chi ancora non sapesse, stolto, cosa sia qui tutte le informazioni sulla più bella corsa del mondo). Abbondantemente illustrato con molte immagine tratte da cataloghi d'epoca e purtroppo non sempre intelligibili è un buon punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi al restauro o alla collezione di bici d'epoca. Di difficile reperibilità, purtroppo, sembra esaurito su Amazon e non resta forse che ordinarlo qui direttamente all'editore o cercarselo su ebay.



Agli Orchi non piace perché: molte immagini sono davvero troppo piccole o a bassa risoluzione
Agli Orchi piace perché: tratta delel bici che amano, senza carbonio, alluminio e oversize

Giuseppe Nardini, La bici d'epoca, Il libri de L'Eroica 2, 110 pagg, 10€.  Qui su Amazon.

lunedì 22 agosto 2011

Le giraffe in vetrina

Vi ricordate delle due giraffe che abbiamo modificato tempo fa (qui la notizia)? Eccole finalmente giunte a destinazione, la vetrina di Moschino a New York.

sabato 13 agosto 2011

Cheap price for you, my friends...

È quasi ferragosto, ma noi siamo aperti perché:
  • troppo poveri per andare in vacanza
  • con casini di suoceri/e e/o di gatti
  • abbiamo delle bici da finire
Insomma siamo aperti, e non ci dispiace affatto esserlo. Milano d'agosto è bella, sembra quasi una città umana, si sviluppa una strana solidarietà con i rimasti (sempre di più, chissà come mai?) e, a parte che non si trova più il tabacco bianco dell'Orco originario e che, come abbiamo già avuto modo di ricordare, gli spacciatori di cibo diminuiscono a vista d'occhio, si sta tutto sommato bene (il nostro srilankese delle Menabrea non chiude, per fortuna). Poi si fanno strani incontri. Qualcuno ve lo vogliamo anche raccontare, tanto voi sarete in vacanza e non ci leggerete...

Il signore con il bastone
È arrivato l'altro ieri, in bici, con il bastone incastrato nel telaio (era una bici da donna) e una gomma sgonfia. Anziano, ma in bici: dopo il solito teatrino no qui non facciamo riparazioni, costruiamo biciclette, ci spiace, l'Orco (originario) si è intenerito, con gran stupore dell'Orco che scrive e che ha assistito a tutto appollaiato sul suo soppalco, e gli ha riparato la camera d'aria, aggratis giustamente, e dopo aver rifiutato ripetute richieste di pagamento del servizio, gli ha chiesto semmai in cambio una bottiglia di vino, si intende buono, se e come gli fosse capitato di ripassare da queste parti. Incredibile, è ritornato, a piedi e con il suo bastone, e ci ha portato una bottiglia di vino. Avvolta in carta, grande classe, non dovuta e (quasi) non voluta (la bottiglia, si intende). Peccato fosse aceto, imbevibile...

Ci chiamano da Mediobanca
Non che ce lo dicano, ma lo scopriamo dal numero. Chiedono se siamo aperti, fissano un appuntamento per l'indomani, attorno alle 18.30. Poi ci richiamano il giorno dopo e ci dicono che non vengono, le nostre bici sono troppo care:
-Scusi, ma come ha fatto a sapere quanto costano, non c'è scritto da nessuna parte...
Ho trovato un articolo dove lei dice che costano non meno di mille euro...
- Ha trovato un articolo vecchio, non costano meno di 1500 euro...
Appunto, troppo per me...
-Ma scusi, quanto dovrebbe costare una bici fatta a mano su misura in Italia?
Non lo so ma voglio spendere di meno...
- Preferisce allora una bici fatta a in serie a Taiwan? Scusi , ma che auto ha, e quanto l'ha pagata?
Click.

Vengo in bici da Sesto, siete aperti?
Sabato 13 agosto alle 12,30 ci chiamano da Sesto:
Vorrei una bicicletta, vengo in bici da Sesto, siete aperti?
-Siamo aperti solo su appuntamento, se dice quando viene, possiamo farci trovare
Anche subito, se volete.
-Veramente stiamo andando a mangiare, se viene nel pomeriggio dopo le quattro è meglio...

È arrivato alle 15.20, in bici, non sappiamo da dove, ci ha chiesto una bici leggera per la città, ma con il cambio, gli abbiamo parlato della Spicciola, gli abbiamo spiegato che il cambio a Milano, e anche a Sesto, serve poco, ma che si può sempre metterne uno nel mozzo, poi ci ha chiesto il prezzo della Amadeo legata fuori dalla bottega, glielo abbiamo detto, ci siamo distratti un attimo: era già scomparso dietro l'angolo senza salutare.....




Possano i vostri giorni essere lunghi e buoni su questa terra.

martedì 9 agosto 2011

Orcolibri: compiti delle vacanze


È un libro unico, anche se ostico: stiamo parlando della terza edizione di Bicycling Science, edita dal prestigioso Mit (Massachusetts Institute of Technology), dove per altro l'autore è professore emerito di ingegneria meccanica. Un libro unico, perché descrive in maniera dettagliata molti aspetti della fisica della bicicletta: potenza e velocità, aerodinamica, rotolamento (pneumatici e cuscinetti), freni, sterzo e bilanciamento, trasmissione della potenza, materiali... sono analizzati scientificamente, con anche tante belle formule che, almeno per noi, hanno richiesto la rilettura dei vecchi libri di fisica dell'università e l'aiuto di qualcuno più fresco di studi per poterle comprendere appieno (o quasi). È un testo universitario, insomma, completo di bibliografie e testi consigliati per approfondire gli argomenti trattati da ogni capitolo, e corredato da una breve storia della bicicletta e di altre macchine a propulsione umana, delle loro versioni più estreme e del loro possibile sviluppo futuro. Come al solito, si può acquistare facilmente su Amazon.


Agli Orchi piace perché: hanno capito i "perché" di tanti comportamenti della bici
Agli Orchi non piace perché: per leggerlo hanno dovuto rispolverare nozioni e concetti che avevano ormai dimenticati

David Gordon Wilson with contributions by Jim Papadopoulos, Bicycling Science, The Mit Press, Cambridge, Massachussetts, 2004, 478 pagg, 24 € (circa) 

giovedì 4 agosto 2011

Regalo inedito e buone vacanze!


Nel disegno qui sopra c'è una sola bicicletta, e nemmeno in primo piano, ma è un regalo agostano degli Orchi, che hanno avuto una mattina faticosa ma fruttuosa e sono riusciti a fare cose che voi umani....

Montare, per esempio, un portapacchi Tubus a una vecchia bici da corsa scoprendo in fase d'opera che il rapido è fatto per i nuovi forcellini posteriori più larghi e che non si può maschiare perché dove non c'è il filetto è più sottile (fortuna che Federico, il nostro amico Equilibrio Urbano non è ancora andato in vacanza)....

Consegnare una Spicciola a uno svizzero, che non si era dichiarato tale e, correttamente, fargli una fattura senza Iva, così lui la dichiara in frontiera e paga il 2% anziché il 20% di tassa: e la Svizzera è considerata dal nostro? (vostro forse, noi ci riconosciamo sempre meno) un Paese canaglia e quindi ci vuole in sacco di burocrazia e attenzione per esportarvi alcunché...

Scoprire che il nostro spacciatore quotidiano di pappa ha chiuso un giorno prima (non era chiaro se dal 4 o dopo il 4) e vagare per pizzerie chiuse, ristoranti pure, fino a trovarne uno sempre aperto ma sovraffollato.

Spiegare che no, non si può fare una Nocs con lo sterzo da un pollice e un ottavo perché nessuno fabbrica tubi sterzo inox di quella misura e che non è buona cosa mescolare l'inox al cro-mo...

Ringraziare Meron che ci porta prestigiose bottiglie di Barolo e di Brunello, assai poco adatte al clima estivo, e che ci toccherà guardare ma non toccare sino al prossimo inverno (ci riusciremo mai?)...

Ripetere a pappagallo che:
 « no ci spiace, non facciamo riparazioni »
- Ah!, voi le bici le vendete solo?
« no veramente le facciamo, certo per venderle, ma prima le facciamo, e facciamo anche qualche restauro »
-Allora potete gonfiarmi/cambiarmi/restaurami questa gomma?
« a dire il vero no, però se deve gonfiarla possiamo prestarle la pompa »
- La pompa? Non avete il compressore? Io non so usare la pompa, poi si fa fatica e fa caldo...

È vero, fa caldo, ma tutto questo dialogo avviene spalancando la porta della nostra microbottega e tenendola aperta in modo da godersi il relativo fresco prodotto dalla nostra pompa di calore, che se non ci raffresca davvero d'estate, sicuramente non ci riscalda d'inverno... e poi si incazzano pure...

Insomma, buone vacanze a voi che le farete, buon agosto a noi che resteremo quasi sempre qui, e godetevi, se vi piace, questo inedito (inedito davvero, sino ad ora è sempre stato appeso nella camera da letto dell'Orco che scrive, e prima in quella del di lui padre, entrambe comunque poco frequentate) Saul Steinberg del 1941, con una sola e un po' sfigata bicicletta, ma che in realtà ha una lunga storia (il disegno, non la bici), una storia che forse un giorno andrebbe anche raccontata...intanto è abbastanza estivo e abbastanza in alta risoluzione da poterlo usare come sfondo, se vi piace (ma non ditelo, per favore, alla The Saul Steinberg Foundation che sostiene di detenere tutti i diritti di tutte le opere di Saul e vorrebbe impedirne il godimento a chi non paga)... enjoy...

martedì 2 agosto 2011

Orcolibri: avercene...

Avercene ancora o poterne ancora fare di bici così, belle come quelle illustrate da un libro che non si capisce molto come nasca. Gli autori, a giudicare dai nomi, sono francesi o franconfoni, le bici, quelle senza dubbio, solo francesi, la stampa fatta in Cina (ma quello succede sempre o quasi sempre per gli illustrati), l'editore italiano (ma nella sua filiale newyorchese), i testi solo in inglese. Probabilmente è un libro di origini canadesi (e questo spiegherebbe francofonia e anglofonia mescolate), comunque è un libro bellissimo ma irritante:
irritante perché pieno di biciclette splendide che oggi nessuno, nemmeno noi, riesce più a costruire, irritante perché ancora una volta mostra come nel campo delle biciclette stiamo da decenni osservando solo involuzioni e non evoluzioni. Mai come nelle biciclette una decrescita sarebbe necessaria!
Irritante perché alcune di quelle bici potremmo (e stiamo cercando di) farle ancora, poi ci dicono che costano troppo e se ne vanno via con la loro automobile puzzona che costa come sessanta bici! 
Però sognare costa abbastanza poco e, come al solito, su Amazon che in Italia è in guerra con il mondo, ancora meno. Qui potete acquistarlo per una manciata di euro (25 circa), tanti o pochi vedete voi....

Agli Orchi piace perché: ci sono un sacco di belle bici
Agli Orchi non piace perché: sono tutte e solo francesi e tutti quelle che le facevano sono morti senza eredi, uccisi dal mercato, dall'ignoranza e dal motore a scoppio

Jan Heine, Jean Pierre  Pradères, The Golden Age of Handbuilt Bicycles - Craftsmanship, Elegance and Function,  Rizzoli New York, 2009


lunedì 1 agosto 2011

spicciola.com

Che la Spicciola sia la nostra passione (e il modello che è piaciuto di più) non dovrebbe essere una scoperta per chi legge questo blog. A molti però è forse sfuggito che le abbiamo addirittura dedicato un sito intero (o almeno un abbozzo di sito, tanto era gratis no, meglio, era compreso nel caro canone che paghiamo a vodafone per la nostra connettività altalenante). Insomma avevamo un dominio e un po' di spazio a disposizione e abbiamo pensato di dedicarlo alla nostra amata Spicciola, affiancandolo al nostro sito "ufficiale". Cliccando qui potete infatti trovare le foto di tutte o quasi le versioni di questo nostro poliedrico e multiforme modello: anche se non sempre ci siamo ricordati o abbiamo avuto il tempo di fotografare ogni bicicletta uscita dalla bottega, vi potete rendere conto di quanto la Spicciola può cambiare, pur restando sempre la stessa. Lunga vita, insomma alla Spicciola, che per chi non lo sapesse prende il nome da quello dato dai milanesi nei primi del Novecento alla bicicletta, allora di uso quotidiano e quindi spicciola.