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martedì 27 marzo 2012

Aiuto ! Ci si sono alleggerite le bici!

Sino a ieri il peso delle nostre biciclette è stato calcolato così: recuperata la bilancia di casa (quella dell'Orco che scrive, che abita sopra la bottega) si saliva sulla stessa a mani nude e si leggeva il peso del cristiano sopra, poi il cristiano medesimo prendeva in braccio la bici da pesare e risaliva sulla bilancia. La differenza delle misure dava il peso della bici. Siamo andati avanti così per tre anni: certo per noi il peso non è mai stato molto importante, abbiamo sempre privilegiato la robustezza e la durata per i nostri telai e sempre scelto e preferito costruire biciclette con tubi orizzontali che non si segnano quando la bici cade da fermo e picchia contro il manubrio. L'approssimazione relativa al peso, insomma, ci è sempre bastata. Poi ieri ci siamo finalmente dotati di un prestigioso pesavalige, ops pesabiciclette, digitale e ci siamo divertiti a controllare appunto il peso dei prototipi, almeno di quelli a terra in bottega, più avanti controlleremo anche quello dei tanti appesi al soffitto. Sorpresa! Abbiamo scoperto che le nostre biciclette sono più leggere di quanto avessimo pensato e dichiarato sinora. Ecco i dati aggiornati, espressi in kg. Palmiro 16,2. Amadeo 14,95. Rondine 12,80. Pronta Beva (la novità che presenteremo in aprile) 11.05. Spicciola 9,4. Nocs 9,2.


giovedì 22 marzo 2012

A grande richiesta... questa sera!

.... giovedì 22 marzo torneremo a parlare del nostro libro a Milano nella Libreria Popolare di via Tadino. Una buona occasione per acquistare le ultime copie della prima edizione, autografate dagli autori :)
Ovviamente vi aspettiamo numerosi...


martedì 20 marzo 2012

Loro ci guardano...

A dire il vero non sappiamo come intitolare questo sofferto post. Più avanti vi spiegheremo perché ci è stato difficile scegliere tra il bukowskiano Storie di ordinaria follia, il più italico mi sono rotto i coglioni, o l'ormai internazionale Fuck you. Comunque sia, gli ORCOdrilli ci guardano, e noi non possiamo più sottrarci dal loro inquietante sorriso: ormai ci hanno colonizzato e si riproducono alla velocità delle muffe; se verrete a trovarci in aprile ve ne regaleremo volentieri alcuni o forse tutti...


Ma, insomma, ecco quel che vuole scrivere l'Orco che scrive e che come al solito impegna e riguarda solo lui e che, probabilmente, non è condiviso dall'Orco originario (a cui oggi è scoppiata la lavatrice, ma questa è, appunto, un'altra storia).
Tornando al non chiaro titolo del post, oggi la nostra giornata è iniziata bene (quasi). Abbiamo aspettato una riparazione che ci avevano annunciato/prenotato. Siamo partiti per l'hinterland a consegnare tubi e giunzioni, ci siamo spostati in un hinterland relativamente vicino ma diverso per ritirare telai verniciati e siamo finalmente tornati in bottega.
Qui sono cominciati i casini. 
Scaricati i telai, ci sono voluti 45 minuti per trovare un posteggio: accidenti al mercato del martedì!  Rimediato velocemente al cavo freno pallina di cui sopra e la cui proprietaria, ormai la conosciamo, ha orari difficili (vengo alle 8.30 e la ritiro dopo le 18.30, se no la mia capa si incazza...) abbiamo cercato di fare ordine nei nostri 16 mq di bottega. 
Stop. Ci ha chiamato il nostro spacciatore di maschi e filiere per dirci che era pronta una filiera che avevamo chiesto di affilare e che per ritirarla avremmo dovuto pagare più del doppio del costo di una filiera nuova! Chiarito che non era possibile, abbiamo concordato un bel 50% di sconto e siamo andati a prenderla, in bicicletta,  scoprendo che una delle storiche, poche, troppo poche, ciclabili milanesi è di nuovo interrotta, Comunque sia, (ri)tornati in bottega, abbiamo ricominciato a cercare di fare ordine, ma: 
- È arrivata una gentile signora che ci aveva già interpellato ieri per rimettere a posto una bicicletta ferma, a suo dire, da almeno 10 anni in garage. Vista la bici, brutta e polverosa ma sana, le abbiamo gonfiato "le gomme": una perdeva e le abbiamo proposto e preventivato (anche per la sicurezza della figlia, presente, che avrebbe dovuto usarla) di cambiare entrambi i copertoni secchi e crepati, le camere d'aria e registrare i freni. Tutto bene, quindi? Due copertoni, due camere d'aria al prezzo esposto e le altre regolazioni (freni, serie sterzo, lubrificazioni) gratis come al solito? Sì certo, grazie!
Dopo neanche dieci minuti è tornata indietro, in mano il suo Iphone 4G da 699€ e ci ha detto che suo marito ha consigliato di riparare solo la camera d'aria bucata. Fatto e consegnata.
Poi, mentre eravamo praticamente chiusi e stavamo chiacchierando con il nostro amico Guglielmo, sempre cercando invano di mettere a posto la bottega, è arrivato un giovane con una fissa bucata, una camera d'aria nuova e una richiesta di sostituire la stessa, perché lui doveva andare a casa... 
Lo abbiamo fatto. Mai lasciare un ciclista sgonfio è quasi la nostra missione. 
Ma:
- Dove hai comprato la camera, quanto la hai pagata?
Qui dietro, ma loro non avevano tempo per montarmela, mi hanno detto di chiederlo a voi...
- Noi, scemi, (io scemo, l'orco che scrive) ho messo un camera d'aria non mia a una fissa che, ho scoperto dopo, "fissata" da Ciclistica. Il padrone della simil fissa, complice un po' anche Guglielmo, non mi nemmeno chiesto se e quanto mi doveva. Ha cercato di dire grazie e arrivederci, poi, quando gli ho chiesto 15 minuti di manodopera, ha detto di non avere soldi e che sarebbe tornato domani a saldare il debito... per colpa della presenza di Guglielmo, non gli ho squarciato la gomma.  Se domani torna (laugh) chiedo scusa, se non torna, come penso/temo mi/ci atrezzemo meglio con lame più affilate.

sabato 10 marzo 2012

Carbonio vintage

Gli Orchi, si sa, amano solo l'acciaio, il Cro-Mo soprattutto e, da qualche tempo, anche l'inox. Ma in bottega, dopo il bamboo gli è arrivata ieri anche una bici in carbonio, vintage, ma di carbonio (almeno in parte). Si tratta infatti di una vecchia Look KG 231 (dovrebbe essere stata prodotta dal 1996 a, forse, il 2004) con i tre tubi telaio e i due seat stays in carbonio, tutto il resto (le strane, spesse e lunghe giunzioni, i forcellini posteriori, la forcella) è in alluminio. Una bici che pesa quanto o forse più di una analoga in acciaio, ma che a dispetto del materiale con cui è stata costruita è arrivata integra sino a oggi. Noi abbiamo dovuto solo sostituire la serie sterzo "morta" (Stronghlight) con una delle nostre Fsa Orbit e registrare il cambio (un Campagnolo Mirage 9, che hanno fatto in questa versione nel 1998), poi la bici è tornata a Cecilia, la sua proprietaria. Qui le foto del "coso": gli ovali neri sul tubo orizzontale fanno intravvedere il carbonio sottostante. Provandola sembra rispondere bene e pare molto rigida, ma quale sia l'apporto migliorativo del carbonio in un telaio simile, sinceramente non sappiamo valutarlo... forse, il fatto che a dispetto del materiale con cui é fatta non si sia ancora sbriciolata é positivo...










giovedì 8 marzo 2012

Save the date !

Uffa, a furia di insistere ci avete convinto e adesso lo sapete per primi. La nostra ORCOdrilli's week, dal 17 al 22 aprile (accidenti, il 22 saremmo ritornati volentieri a CicloStile a Modena ma le date si sovrappongono), avrà anche un momento "ufficiale", con la presentazione delle nuove Pronta Beva e, se tutto funziona, di un'altra anteprima assoluta ancora top secret.
Per cui vi aspettiamo il 18 dalle 18 (aprile, si intende).



Detto ciò,  l'Orco che scrive vuole, appunto, scrivere.
Come forse saprete, da qualche mese a questa parte facciamo riparazioni in tempo reale. A volte è faticoso, ma cerchiamo di non mandare mai via nessuno, a costo di considerare anche le notti come tempo di lavoro.  Quasi sempre chi si fa riparare la bici da noi è soddisfatto e contento: i prezzi sono esposti, la ricevuta fiscale garantita, la professionalità (forse?) anche. Tanto che molti tornano anche solo per ringraziarci. Poi ci sono le eccezioni. E oggi siamo capitati in una di queste: è arrivato il primo stronzo. Gli avevamo riparato. più o meno due settimane fa, una vecchia bici tedesca, con un bel manubrio, un carter di alluminio, leve frene Weinmann, cambio Sram nel mozzo e che aveva preso una bella botta, a giudicare da manubrio. Gli abbiamo cambiato cavi e tacchetti, regolato i freni, sostituito un regolatore posticcio del cavo montato su una leva e che si era rotto, regolato l'altro sano, fissato le leve che andavano a spasso sul manubrio, regolato gli attacchi Cristina del parafango posteriore che strisciava sulla ruota, tolto dal manubrio il regolatore distrutto del cambio (il padrone della bici ci aveva detto che non gli interessava ripararlo o sostituirlo e che non voleva comunque spendere) e i relativi cavi e persino protetto l'asse forato del mozzo con un cappuccio di gomma, casomai volesse un giorno farlo riparare, registrato la serie sterzo e gonfiato le gomme. Come da listino esposto sulla nostra vetrina, ci siamo fatti pagare con regolare ricevuta fiscale solo i cavi dei freni e i tacchetti: tutto il resto l'abbiamo fatto gratis.  Non più tardi di due giorni fa, l'abbiamo visto passare veloce e con la sua mascherina sul viso davanti alla bottega e ci ha salutato. Tutto bene quindi? Nemmeno per sogno!
Questa sera è arrivato alterato in bottega, con la sua vecchia leva freno Weinmann rotta, il regolatore non montato da noi penetrato nella stessa e ci ha aggredito:
- Vi ho pagato 50 euro, ho frenato e la leva si è rotta!
Veramente, gli abbiamo risposto, non hai pagato 50 euro, ma meno, da allora usi la bici e funziona o ha funzionato sino ad oggi bene, qui il problema è forse dell'alluminio che invecchia, infatti la leva è crepata, se vuoi, e se ce lo chiedi cortesemente, possiamo fare alla leva danneggiata lo stesso intervento che abbiamo fatto all'altra e che da allora funziona, oppure cambiarla con una nuova (ancora, solo noi forse, ne abbiamo qualcuna). Il regolatore, se ce lo chiedi cortesemente, è gratis e gratis te lo montiamo, la leva, se vuoi cambiarla, devi pagarcela...
Se ne è andato incazzato con la leva rotta, minacciando di fare cattiva pubblicità alla nostra bottega.
Ci siamo davvero rimasti male: più che offrigli di sistemare gratuitamente un problema di fatica del (suo) metallo cosa avremmo potuto fare?
D'ora in avanti ripareremo meno bici in economia, non faremo più interventi gratis (ma accidenti, noi amiamo le bici, e anche se non pagati, la manodopera per farle funzionare meglio sinora ce l'abbiamo sempre messa lo stesso e, temo, continueremo a farlo).
Fine dello sfogo dell'Orco che scrive (e che se ne assume tutte le responsabilità).


lunedì 5 marzo 2012

Si chiameranno Pronta Beva...

... se tutto va come dovrebbe andare e come di solito non va e bisogna spingere... Nel nostro noncompleanno di due anni fa abbiamo montato la prima seconda Iskra in tempo reale anche se non volevamo farlo: Campagnolo ci ha consegnato i componenti, ordinati due mesi prima, solo la mattina dell'evento, e solo dopo non velate pressioni al loro direttore marketing e comunicazione. Non a caso, l'anno scorso abbiamo deciso di organizzare una sorta di performance intitolata Bici in diretta: così ci siamo tutelati dai ritardi di consegna. Ma non temete, le Pronta Beva saranno pronte per aprile, quando con l' ORCOdrilli's week festeggeremo il nostro secondo (o terzo?) compleanno. Insieme a loro, ci sarà poi, speriamo, un'altra novità straordinaria: i componenti per realizzarla sono in viaggio. Alcuni dal Kent, altri dalla California e, quelli che ci fanno più paura, dal vicentino rumeno. Però questa volta ci siamo mossi per tempo: quelli sedicenti vicentini li abbiamo ordinati tre mesi fa. Sono arrivati (e li abbiamo pagati cash) quasi tutti: manca solo il mozzo posteriore, ma, in fondo, a cosa serve in una bicicletta? Basta tenere i piedi per terra così non servono né mozzo, né ruota, si risparmia peso e non c'è nemmeno bisogno di fare brumm...brumm con la bocca, è una bici, mica una moto!
In anteprima, per chi ha avuto la pazienza di leggerci, una foto del telaio della Pronta Beva in lavorazione tra le sapienti mani di Luigi: è solo uno degli scatti di un lungo servizio che tra poco troverete online e offline e che vuole raccontare e spiegare in maniera dettagliata come nascono le nostre Orco Cicli, tutte handmade bespoke bicycles.


sabato 3 marzo 2012

Nel delirio della primavera

Che sembra proprio stia arrivando/sia arrivata (ma poi torna indietro, come tutte le cose), gli Orchi sono coinvolti più e meno di quanto vorrebbero.
Più, perché anche nel loro freddissimo antro, rigorosamente esposto solo a Nord e senza sistemi di riscaldamento degni di di essere chiamati tali perché le ecologiche pompe di calore scaldano solo quando non serve, fa quasi tiepido.
Meno perché, come forse qualcuno ha saputo, da quest'anno fanno anche riparazioni on time. Ecco allora cosa diventa la loro di solito quasi ordinata bottega:



A dire il vero, mentre gli Orchi fanno riparazioni e piccoli restauri tutti rigorosamente fatturati anche quando fa un po' ridere (oggi hanno fatto una ricevuta fiscale per un bullone: un bullone davvero, per un mozzo con il cambio nello stesso, uno Sram a 3 velocità di una pesantissima Kronan, e sarebbe una storia tutta da raccontare: potete ripararla? Forse sì, ma non con un comando Sram: in Italia non li importano, magari uno uguale ma di un'altra marca, poi attenzione, manca un bullone del mozzo posteriore... ah, davvero? Chiedo al proprietario e poi torno. Poi torna, a sera, si fa mettere il bullone, fare la ricevuta fiscale, rinuncia a un nuovo comando del cambio "perché non sarebbe stato identico a quello esistente" ma rotto, non ringrazia e va via incazzato perché la ranella blocca pignone dello Sturmey non è compatibile con il suo mozzo Sram. Insomma, a farla breve, abbiamo incassato 4 euro per un bullone che abbiamo importato dall'Inghilterra, ci è costato almeno 2 euro, l'abbiamo forse solo noi a Milano, l'abbiamo montato a uno che andava in giro con la ruota posteriore fissata da una parte sola e poi il proprietario della bici era la sua... fidanzata! 

Ma lasciamo stare. C'è anche chi apprezza le nostre riparazioni on time  e poi stiamo ancora lavorando sui materiali: in questi giorni abbiamo tralasciato l'inox e ci siamo dedicati al bamboo:


Piace solo a uno degli Orchi, all'altro molto poco per non dire per nulla. Fortuna che gli Orcodrilli vigilano sul nostro futuro, anche se si stanno moltiplicando in maniera incontrollata e sono forse un po' inquietanti..