La nostra bici da trasporto è praticamente finita. Mancano ancora le luci e il rito dell'applicazione del marchio. E il nome. Il (felice) futuro proprietario propone Orca, a noi non dispiace ma non ne siamo del tutto convinti. Qualcuno vuole chiamarla Ernesto, come il Comandante e abbiamo anche un tres pesos cubano con il suo volto e la scritta Patria o meuerte che potremmo incastonare al telaio, oppure VuORC, che starebbe per Work (Bike)... Abbiamo però definitivamente scartato il nome in codice Mostro e anche quello Baltika, che in realtà non ci è mai piaciuto. Ecco intanto le prime foto scattate di corsa fuori dall'uscio della nostra bottega (complete di pisciata di cane), dopo il primo giro di prova. È maneggevolissima ma imponente, un autentico Suv a pedali con cui affrontare la jungla urbana, fregandosene di gradini, pavé e rotaie. La sella, recuperata da una vecchia Avon indiana, è provvisoria. Copia apparentemente fedele di una Brooks B33, ha in realtà molle tenere che vanno a fondo corsa appena si sale: sembra di sedersi sulla gelatina...
ma è bellissima, quanti chili porta?
RispondiEliminaNon lo sappiamo ancora, domani proviamo con 20+20 kg, poi vi faremo sapere...
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