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giovedì 19 gennaio 2012

In bottega...

Che gli Orchi siano un po' matti non è un segreto. Però ogni tanto superano se stessi. Oggi, per esempio, abbiamo deciso di aprire, smontare e riparare un mozzo Sturmey Archer del 1980. Non è stato facile (è fatto di tanti pezzi), ma ci siamo riusciti (quasi) subito. Quasi perché nel rimontarlo c'è partita una molletta K64 o HSA120, cambia la sigla a seconda della data di costruzione ma la molletta in questione, che comanda i saltarelli, è uguale dal 1920. L'abbiamo fortunatamente ritrovata per terra dopo affannose ricerche e dopo aver scoperto che Sturmey Archer vende (venderebbe?) sacchettini con 100 mollette di ricambio a 12,17 euro, ma non si capisce a chi. In rete si trovano a una sterlina, o anche di più, l'una, più le spese di spedizione! Se riusciamo a comprare un sacchettino di molle al prezzo regolare le rivendiamo al costo anche su ebay, promesso.



Qui sotto, il mozzo smontato prima del rimontaggio... adesso funziona perfettamente, sulla sua Raleigh Royal Roadster Lady coeva, che abbiamo restaurato e che domani o dopo fotograferemo per poi venderla, prima qui sul nostro blog a prezzo di favore, poi se nessuno la vuole (sarebbe un vero peccato) più cara su ebay. Non è nostra, e la sua proprietaria ha bisogno di soldi, per cui non fate i tirchi: avrete la possibilità di acquistare una bici restaurata con la consueta cura e passione dagli Orchi, pagando solo il costo del restauro (che comunque verrà versato alla proprietaria della bici in questione). Insomma, lei ci mette la bici (gratis), noi il restauro (gratis anche questo, però lo pagate a noi che diamo i soldi a lei) e voi comprate una bella bici inglese, tutta lucida e originale ma con le gomme nuove a un quarto del suo valore di mercato...

E, ancora più sotto, l'ultimo regalo che ci hanno fatto (sì, anche agli Orchi qualcuno vuole bene e gli regala le cose): un cannello ossiacetilenico completo e funzionante...per adesso ci siamo limitati a pulire le bombole (ovviamente, per fortuna e purtroppo vuote) e sanificare il tutto: è diventato un perfetto complemento d'arredo (ancora un po' puzzolente) che troneggia in bottega, poi vedremo. Dobbiamo senz'altro cambiare i tubi e le guarnizioni, far ricollaudare le bombole, mettere insomma tutto in sicurezza e soprattutto... saldare altrove, ci mancherebbe. Ma fa scena e, forse, spiega meglio di mille parole a chi non vuole proprio capirlo che noi i telai (non qui, ovviamente, né sinora, né mai, non noi Orco originario e Orco apprendista, ma Luigi Orco grande che il cannello lo usa da vero maestro), li facciamo davvero su misura, uno per uno, con il cannello appunto...


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