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martedì 24 settembre 2013

Rosso Ducati

Sì lo sappiamo le Ducati sono moto, ma il loro colore è molto bello (e anche le moto, almeno una volta lo erano, l'Orco che scrive ha avuto una 450 Desmo assettata per le gare in salita che era uno spettacolo) e quando il nostro verniciatore, che tanto per rimanere in campo motoristico si chiama Guzzi anche se guida una Bmw, ce lo ha proposto abbiamo volentieri scelto di verniciare i nostri telai con questo pigmento, che è poi poliuretanico e non epossidico e che va tenuto in frigorifero fino al momento di usarlo, altrimenti la polvere si trasforma in un blocco compatto. Comunque sia, la bicicletta che potete vedere qui sotto è un'ennesima variante della Spicciola. Un telaio piccolo perché il proprietario tanto alto non è, montato con 7 rapporti dietro (cambio e pignoni sono Sun Race) e una guarnitura compatta anteriore (Lasco) a cui abbiamo abbinato un deragliatore Campagnolo vintage, che funziona molto meglio del Sun Race moderno. Il manubrio è un moonbughel con comandi Sun Race push pull, leve Sturmey, manopole Brooks come la sella Swift. Le ruote, come al solito fatte da noi con cerchi Ambrosio Evolution e 36 raggi Alpina inox, hanno copertoncini Schwalbe Marathon 28 C, in modo da poter affrontare agevolmente anche gli sterrati. Doppio portaborracce e serie sterzo Campagnolo Record completano la Rossina (è il nome in codice di lavorazione), realizzata, va da sé, con tubi Columbus Cromor e giunzioni microfuse.










venerdì 20 settembre 2013

Indelicata.1



Il nome lo ha scelto il suo proprietario, che di mestiere fa software (crediamo), ma il punto uno  l'abbiamo aggiunto noi perché è una bicicletta trasformabile (upgradabile?). Quella che vedete qui ha un cambio nel mozzo Sturmey Archer a cinque velocità, comandato dal manettino applicato al tubo obliquo e fissato a due vecchi forcellini corsa extralunghi in modo da poter tendere agevolmente la catena. I freni sono Campagnolo Veloce, il manubrio un Fubar di Brick Lane Bikes, una sorta di rivisitazione inglese del classico moustache, e inglesi sono anche sella e manopole, le nostre consuete Brooks, mentre le leve taiwanesi Dia Compe, sono fatte però con gli stampi delle svizzere Weinmann di Sciaffusa. Le ruote, costruite da noi con i soliti cerchi Ambrosio Evolution, raggi inox Alpina e mozzo anteriore Miche con sgancio rapido vintage, sono impreziosite dai copertoncini Schwalbe Ultremo Zx da 28 C, slick e cattivissimi. I tubi, anche se non abbiamo applicato l'etichetta (deciderà il proprietario se farlo o no) sono Columbus Cromor. La versione punto due in programma la trasformerà in una bicicletta da corsa: abbiamo infatti applicato il quadro al telaio anche per comandare il deragliatore, il fermaguaina sul carro posteriore, le bussole per due portaborracce (e per un eventuale portapacchi posteriore) e e il forcellino ha l'attacco per il cambio. Parte questa sera per il Ticino (CH).














venerdì 6 settembre 2013

La storia della bicicletta

É un poster navigabile on line che illustra la storia e l'evoluzione della bicicletta e che, volendo, si può anche acquistare stampato (27 dollari, più le spese di spedizione). Per visualizzarlo cliccate qui. Buon divertimento!