A noi di Orco Cicli i libri piacciono assai, ci piace scriverli, ma anche leggerli (o solo guardarne le figure, sempre che ce ne siano) e stiamo cercando di acquistare tutti quelli che ci possiamo permettere e che parlano di biciclette (ne leggiamo anche altri, ma non è questa la sede per tediarvi sulle nostre preferenze letterarie). Ormai i nostri libri "ciclici" hanno occupato in quasi doppia fila tutto lo scaffale a loro originariamente destinato. Certo i cataloghi, vecchi o nuovi che siano, si prendono un bello spazio, ma forse sono libri anche loro. Insomma, anche se da noi lo spazio manca, non smetteremo mai di comprare libri. Nei prossimi giorni, se ne troveremo il tempo e se lo vorrete (ma anche no, il blog è nostro e il tempo anche, forse) cominceremo a recensirne qualcuno, come al solito senza condizionamenti di sorta: visto che li compriamo possiamo dirne ciò che vogliamo. A dire il vero l'anno passato un libro ce lo siamo fatto regalare per recensirlo, ma poi ne abbiamo parlato male e la casa editrice ci ha messo nella sua black-list. Però, insomma, ci piacerebbe raccogliere (come del resto stiamo già facendo), discutere (e lo faremo) e rendere disponibili a tutti i testi che hanno a che fare con le biciclette (lo abbiamo già fatto qui, in realtà con scarso successo, il catalogo del 1922 degli Hyslop Brother Limited di Toronto è piaciuto a pochi). Basta pippotti, guardatevi la foto qui sotto che è il retro di copertina del primo libro di cui vorremmo/vorremo parlarvi: è una vecchia pieghevole italiana, non una scultura o un rottame.
Questa pieghevole fa paura... non riesco a immaginare dalla foto come sPiegarla! e mi pare avere un ingranaggio in più della norma.
RispondiEliminaMa anche libri di narrativa che hanno a che fare con le bici?
Certo che sì....
RispondiEliminaBenissimo! :)
RispondiEliminaIntanto ho letto le prime critiche librarie.